Mi viene rivolta moltissime volte questa domanda specie a fine rapporto quando si ripercorre un po’ tutto il suo svolgimento con intenti abbastanza bellici.

Se il Preponente di fatto ha effettuato delle variazioni alle provvigioni unilateralmente senza alcuna comunicazione scritta l’ Agente può, magari al termine del rapporto, contestare la variazione e chiedere i maggiori compensi non percepiti?

Si, se nel contratto ci sia una disposizione del tipo “ogni modifica al contratto dovrà risultare da atto sottoscritto dalle parti“.
Se invece nel contratto non vi sia una clausola di questo tenore, la giurisprudenza è solida nel ritenere che al silenzio dell’agente non possa essere attribuito il significato di una rinuncia del diritto o di una accettazione di qualche modifica contrattuale.

Attenzione pero!!
Potrebbero ritenersi valide le variazioni alle provvigioni operate senza comunicazione scritta dal Preponente se l’ Agente contestualmente tenga alcuni comportamenti quali, solo a titolo esempio: silenzio per lungo per un lungo periodo di tempo, mancata contestazione degli estratti conto, emissione di fatture conformi alle variazioni.

Anche la Cassazione ha chiarito che in tali casi, che ovviamente variano da caso a caso, non si possa più parlare di variazioni unilaterali bensi di un vero e proprio accordo tra le parti.
Ergo: nessuna possibilità di contestazione e nessuna possibilità di richiesta di maggiori provvigioni.

Se vuoi approfondire alcune variazioni provvigionali che hanno caratterizzato il rapporto contattami e lo faremo insieme!

 

 

Dott.ssa Barbara Zanussi